Gay & Bisex
Estate con nostro padre - il ritorno - VII
di met811
20.10.2014 |
11.808 |
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"Mi sedetti su una sedia della terrazza e lo feci impalare a secco sul mio cazzo..."
Quella mattina pioveva, il tempo era grigio e tutto il magnifico paesaggio ne risentiva. Decisi quindi di andare a fare una corsetta per tenermi in forma. Fabrizio non ne volle sapere mi disse che di attività fisica ne aveva fatta abbastanza e di li a poco sarebbe andato un po’ a fare un bagno nella piscina coperta della villa.
Ma io odiavo annoiarmi.
Misi quindi un paio di calzoncini e una canotta e le scarpe da ginnastica e mi avviai al vialetto verso la spiaggia.
Lungo la strada incontrai Marcus che mi chiese dove stessi andando. Sentita la notizia mi chiese come mai come gli altri non volessi usare la fornitissima palestra della villa.
Con un sorriso dei suoi, mi convinse ad andare a vederla.
Non amo troppo chiudermi al chiuso a fare sport. Amo l’aria aperta. Lo seguivo e non potevo fare a meno di notare il bel culo che aveva quel colosso.
Eravamo già sulla grande terrazza, diretti verso il piano sotterraneo dove c’erano piscina e palestra e con fare deciso mi bloccai.
“Marcus, succhiami il cazzo” dissi in maniera decisa e come se avessi chiesto un semplice bicchier d’acqua.
Lui non fece una piega. Si inginocchiò di fronte a me, abbassò i miei pantaloncini attillati che già lasciavano trasparire la mia evidente eccitazione e lo prese in bocca cominciando a ciucciare con avidità.
“Abbassati il perizoma e segati, ti voglio eccitato” aggiunsi già in estasi per le lappate che mi dava.
Estrasse la sua verga e con due colpi di mano se lo fece da solo venire duro. Aveva una sberla tra le gambe di tutto rispetto.
Mi sedetti su una sedia della terrazza e lo feci impalare a secco sul mio cazzo.
“Ahhhhhhhh “ disse solo tra i denti non trattenendo il dolore.
“Mi scusi Signorino, non capiterà più” disse accortosi della cosa. Era totalmente abituato ad eseguire ordini e questo mi eccitò ancora di più.
Saliva e scendeva dandomi la schiena. Un fascio di muscoli e di nervi e un culo da favola.
“Fammi sentire se godi Marcus” gli dissi strizzandogli con forza i capezzoli “Oh sii, grazie Signorino, godo come non mai..”
Dalla grande vetrata arrivò al mio sguardo un movimento che fu subito percepito dal mio sguardo.
Era Fabrizio, mio fratello che subito si avvicinò a noi.
“Fratellino, non dovevi andare a correre? Mi sembre invece ti sia lanciato in altri sport.” Disse sorridendomi.
Poi di colpo spari dalla mia vista ma lo sentii chiaramente mugolare. Stava succhiando la mazza di Marcus che subito prese a dimenarsi godendo del trattamento.
Poi sentii Fabrizio dire : “Perché non ci andiamo a divertire in sala giochi fratellino??”
“Dove?” chiesi io stupito.
“Ah non sai dell’esistenza della sala giochi? Io l’ho già sperimentata ieri con Eric. Vedrai che ti divertirai.” E poi aggiunse “ Dai Marcus, togliti il cazzo di mio fratello dal culo e rivestilo, prima ovviamente puliscilo per bene con la lingua, giu ci sarà da divertirsi anche per te.”
Il gigante nero,sorrise ed eseguì alla perfezione gli ordini impartiti.
Ci fece quindi strada lungo le scale che portavano al piano interrato della villa dirigendoci verso un’ala che non avevo ancora esplorato.
Entrammo a quel punto in una stanza enorme, alle pareti vi erano mensole intere di plug, e dildo di ogni dimensione, varie postazioni delle più disparate e ogni genere di oggetto sessuale.
Nel mentre sentimmo giungere dei gemiti provenire dalla parte posteriore della stanza. Qualcuno già si stava divertendo.
Io e Fabrizio ci avvicinammo e dietro di noi Marcus sbirciando dietro a una parete mobile.
Nostro padre messo a pecora si stava facendo scopare con un dildo enorme da Frank junior, il figlio più grande di frank.
“Oh si, Frank, Dio quanto godo, spingilo più a fondo voglio sentirlo tutto”.
Le frasi erano oscene e il buco del culo di nostro padre era veramente aperto al massimo ma lui mangiava quell’enorme fallo di gomma nero con tutto il culo e un movimento di bacino.
Frank junior nudo, la copia perfetta più giovane di suo padre, un manzo da paura, ci dava dentro con tutte le sue forze e il risultato era sensazionale a giudicare dai mugolii di nostro padre.
Marcus di fianco a me era visibilmente eccitato dalla scena. La sua mazza era completamente dura. Gli sorrisi.
Nostro padre era una vera troia, amava il sesso in tutte le sue sfaccettature anche le più perverse.
Mio fratello mi fece un gesto e ci capimmo al volo ed entrammo in scena anche noi due.
“Ciao papà, sei già al lavoro?” gli dissi.
Nostro padre non si scompose per nulla.
“Ciao Ragazzi, mmmm , Frank ci sa davvero fare con i toys. Che ne direste di divertirci insieme? “
“Certo, siamo qui apposta, intanto ciuccia” e gli diedi il mio pisello barzotto da succhiare.
Lui non attese un secondo e come ipnotizzato iniziò a succhiarlo a più non posso. Ma si stacco un secondo solo per dire.
“Frank, passa alla dimensione successiva, facciamo vedere ai miei figli cosa sono capace di fare.”
Quello sorrise estraendo il dildo dall’ano di mio padre e prendendone uno dalle dimensioni ancora maggiori dalla mensola al suo fianco.
Lo ciucciò per bene e iniziò a premere la cappellona nera sul buco ancora dilatato di nostro padre che in un attimo lo accolse tutto.
“Oh siiiii Dio come godo…. “ urlò sopraffatto più dal piacere che dal dolore.
Il grosso dildo non era normale ma aveva alla base due cinghie di cuoio che Frank legò alle cosce di nostro padre subito dopo averlo infilato tutto dentro nel suo culo aperto.
Subito dopo accese un piccolo pulsantino alla base del cazzone e questo iniziò a vibrare.
“MMMMM siiiii cazzo come godo. Oh mamma sto raggiungendo l’orgasmo senza nemmeno toccarmi” Nostro padre si contorceva come non mai sul lettino ma non smetteva di ciucciare il mio cazzo come un forsennato.
Si girò sulla schiena mantenendo le gambe oscenamente aperte. Aveva il cazzo completamente in tiro e da quello usciva un primo liquido prespermatico segno del suo totale godimento.
Il cazzone nel suo culo stava facendo davvero un gran lavoro.
Nel frattempo Fabrizio si era avvinghiato a Frank junior e gli lavorava il buchetto con le dita masturbandogli il cazzo con l’altra mano. I due si leccavano in volto come due porci.
Marcus stava defilato in un piccolo angolo con l’uccello totalmente sull’attenti.
Così lo chiamai.
“Marcus ciuccia l’uccello di papà non vedi che ha bisogno della tua bocca? “ Lui non se lo fece ripetere due volte e si buttò a capofitto a ciucciare e mio padre gli teneva ferma la testa sul suo cazzo quasi soffocandolo.
Tolsi il mio uccello dalla bocca di papà e andai dietro di lui, gli tolsi il dildo e iniziai a leccare quel culo completamente dilatato da cui uscivano umori buonissimi.
Frank junior si era messo a pecora e ora Fabrizio gli stantuffava il culo col suo cazzo.
Io mi alzai in piedi e infilati il mio cazzo nel culo di mio padre. Il buco era larghissimo dopo il lavoro del dildo e mio padre non provava piacere dai miei colpi iniziali.
Feci un cenno a Marcus che si mise sotto mio padre disteso inserendo il suo cazzo nel suo culo e io da in piedi feci altrettanto. A quel punto mio padre sentiva bene i nostri due uccelli pulsargli nel culo.
“Oh si, sono la vostra vacca, scopatemi duro….” Ci diceva mentre io mi davo da fare con dei colpi mirati.
Frank junior si portò sempre con il cazzo di mio fratello nel culo, a portata del cazzo di mio padre e lo ingoiò voglioso.
La scena era troppo eccitante e il mio cazzo era troppo stimolato nel culo di mio padre per durare a lungo.
Sentii l’orgasmo prendermi tutto il corpo e Fabrizio guardandomi se ne accorse subito e mi sorrise voglioso.
“Papà hai sete?” disse continuando a dare colpi forti nel culo di Frank
“Siii datemi da bere ragazzi, dissetatemi” il suo petto muscoloso era scosso dai colpi e dal piacere che provava.
Sentendo questo tolsi il mio cazzo dal culo di papà e salito sul lettino glielo infilai tutto in bocca.
Fabrizio fece lo stesso.
Nostro padre disteso sul corpo di Marcus, con il suo cazzone nel culo ciucciava vorace di ricevere un premio il mio cazzo e quello di mio fratello mentre suo figliastro Frank ciucciava il suo.
Bastarono pochi colpi di lingua e io e Fabrizio riempimmo il viso di nostro padre di densa e calda sborra bianca. Lui comincio a leccarsi la faccia con tutta la lingua in maniera oscena
“Vengo… “ disse papà in un gemito.
Frank non se lo fece ripetere due volte, e iniziò ad ingoiare tutto quello che usciva dal cazzone che stava ciucciando.
“Mmmm che buono” disse ingoiando tutto e ripulendo il cazzo alla perfezione.
“Marcus, riepimi il culo cazzo” disse nostro padre al colosso che ancora gli stantuffava il culo.
Come fosse a comando con un gemito gutturale il nero scaricò tutto il suo seme nel culo di nostro padre che reagì con un sussulto di goduria estrema.
Una volta finiti o sussulti si accovacciò con l’ano sulla faccia di Marcus che iniziò vorace a lappare la sua stessa sborra. Io e fabrizio iniziammo a ripulire limonando la faccia di nostro padre coesi e uniti da quella soddifacente mattinata.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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